Prendete un pallone, un gruppo di bambini e un piccolo spazio, che sia il cortile del condominio o il giardinetto vicino casa, aggiungete tanta voglia di giocare ed in men che non si dica è già iniziata una partita di calcio! Quante volte vi siete chiesti, guardando i vostri bambini giocare spensierati ma con già una vena calcistica nelle gambe “Ci saranno delle categorie del calcio dove far giocare mio figlio? Esistono delle categorie scuola calcio per insegnare loro a giocare?”. Naturalmente sì! In questo articolo cercheremo di darvi alcune informazioni su quelle che sono le diverse categorie scuola calcio dove poter indirizzare i vostri piccoli giocatori, a seconda della loro età. Prenderemo in esame, in questa prima parte, le categorie dei più piccoli, quelli che vanno dai 5 anni compiuti (Piccoli Amici) agli 8 anni (Primi Calci).
Nel prossimo appuntamento, andremo ad approfondire quelle che sono le altre categorie scuola calcio sempre per i più giovani, ma già un po’ più grandicelli, per vedere insieme qual è il loro percorso e quali regole vengono applicate.
Categoria Piccoli Amici
Piccoli Amici: la prima delle categorie scuola calcio. Da qui parte il percorso per imparare, divertendosi, a giocare al calcio (non dimenticate mai che prima di tutto viene il divertimento, soprattutto per i nostri piccoli!). Della categoria calcio piccoli amici entrano a far parte le bambine ed i bambini che hanno compiuto i 5 anni.
Per loro l’inizio è decisamente tranquillo, le attività sportive sono orientate al divertimento accompagnato dai primi insegnamenti di tecniche di gioco, giochi di abilità e mini partite (2 contro 2 o 3 contro 3). Nella categoria calcio piccoli amici i tempi di gioco sono 3 da 10 minuti ciascuno alternati da 3 tempi, sempre da 10 minuti, di giochi di abilità o svago.
Tra le regole per facilitare l’apprendimento del gioco, ricordiamo che la rimessa laterale può essere effettuata con mani o piedi, non c’è il fuorigioco, non ci sono ammonizioni e che dopo il retropassaggio del difensore, il portiere può prendere la palla con le mani.
Le misure del campo variano a seconda del numero dei giocatori e vanno da 10 a 15 metri per la larghezza e da 15 a 30 per la lunghezza. Molto importanti, per la tutela di questa categoria, alcune regole dettata dalla FIGC per la categoria calcio piccoli amici: “l’attività della categoria piccoli amici è prevalentemente ludico-motoria e deve essere svolta seguendo adeguati principi psicopedagogici con conseguenti metodi tecnico-didattici (…) non dovranno pertanto essere organizzati tornei con dispute di vere e proprie partite, ufficializzazione di risultati e classifiche.”
Categoria Primi Calci
Dopo i “primi passi” mossi con i Piccoli Amici, nelle categorie scuola calcio si arriva alla categoria Primi Calci dove possono approdare bambine e bambini di 6 anni compiuti. Anche per loro l’attività sportiva è orientata al divertimento e all’insegnamento delle tecniche basilari di gioco. Da qui parte anche l’insegnamento di quello che è lo spirito della squadra, il gioco che non è solo del singolo individuo ma che coinvolge tutti i compagni.
Per la categoria primi calci, partitelle 4 contro 4 o 5 contro 5 con 3 tempi di gioco da 10 minuti l’uno, alternati anche qui da altre attività di svago. Anche per i Primi Calci, per favorire un corretto e idoneo apprendimento, sono state previste apposite modifiche regolamentari e normative come ad esempio: non sono previste ammonizioni né espulsioni, dopo il retropassaggio del giocatore il portiere può prendere la palla con le mani, non esiste il fuorigioco.
Le misure del campo in questo caso aumentano leggermente e variano comunque in relazione al numero di giocatori: da 25 a 40 per la lunghezza e da 12 a 20 metri per la larghezza. Per esigenze particolari (solitamente un numero elevato di iscritti), è possibile che in alcune Scuole Calcio vengano suddivise le attività in categoria primi calci 1° anno e 2° anno. Ricordiamo che anche per questa categoria la FIGC è chiara nel sottolineare che “l’attività della categoria primi calci è prevalentemente ludico-motoria e deve essere svolta seguendo adeguati principi psicopedagogici con conseguenti metodi tecnico-didattici (…) non dovranno pertanto essere organizzati tornei con dispute di vere e proprie partite, ufficializzazione di risultati e classifiche”.
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